Al Dott. Paolo D’Attilio
Prefetto di_Livorno
COMMERCIO SU AREA PUBBLICA IN GINOCCHIO,
SERVONO SOLUZIONI IMMEDIATE.
ANVA INCONTRA I PREFETTI
Anva Confesercenti è oggi a rivendicare il superamento di una situazione oramai non più sostenibile.
Siamo Consapevoli delle difficoltà che tutti abbiamo.
Nelle zone rosse Mercati fermi da settimane, se non da mesi; mercati turistici, senza reddito da tempo per totale mancanza di frequentatori; sagre e fiere anche queste ferme dal Marzo 2020.
Evidenziamo con responsabilità un disagio, che rischia di trasformarsi in una rabbia ormai ampiamente diffusa.
Il continuo apri e chiudi ed i pochissimi ristori ricevuti ne sono la testimonianza e l’origine.
Oggi Anva è a rivendicare in maniera civile e responsabile, con la consapevolezza della situazione e nel rispetto di tutti.
La categoria che noi rappresentiamo pone all’ attenzione del Governo il pesante disagio in cui versa.
Chiediamo urgentemente la riapertura del comparto e la garanzia di ristori veri ed immediati finché la situazione non si stabilizza.
FAR VIVERE GLI AMBULANTI
1 – Certezza delle aperture
Non più sostenibile aprire e chiudere ad intermittenza, così non è possibile fare impresa.
Qualunque attività imprenditoriale ha bisogno di programmare, sia per la gestione dei dipendenti , che l ’approvvigionamento delle merci e l’organizzazione della struttura.
2 – Sostegni adeguati
Per i periodi di obbligo di chiusura non sono arrivati sostegni adeguati, ed immediati che potevano garantire la sopravvivenza dell’impresa.
E’ evidente che se perdura questa situazione i sostegni debbono continuare, al fine di non distruggere un patrimonio di imprese ambulanti, che è tipico della cultura e della storia della nostra Nazione. Teniamo conto che da inizio 2020 ad oggi hanno chiuso o cessato 15600 attività.
3- Prestiti a lunga scadenza
Al fine di favorire la ripartenza, dopo una situazione così drammatica che ha messo a dura prova la resistenza delle attività è necessario prevedere dei prestiti fino a 30000 euro, con la garanzia dello Stato da restituirsi a partire dal quarto anno dalla erogazione.
4- Velocizzare la vaccinazione
Siamo consapevoli come l’unica arma veramente efficace, al di là del rispetto delle regole di sicurezza siano i vaccini. La gestione della distribuzione dei vaccini ad oggi è risultata poco organizzata e distorta da alcuni comportamenti Regionali, che anziché favorire gli anziani o le categorie con patologie maggiori, hanno favorito categorie o privati che non erano prioritarie.
Chiediamo quindi di migliorare la distribuzione affinché le attività possano ripartire e la popolazione ritorni alla normalità
5 – Parità di trattamento tra le attività
L’allegato 23 al DPCM 2 marzo 2021 consente, anche in zona rossa, il commercio al dettaglio “ambulante itinerante” e nel commercio fisso oltre che di prodotti alimentari e fiori, anche di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati ma incredibilmente, non permette la vendita dei beni di prima necessità agli operatori che esercitino all’interno dei mercati, né “al chiuso” né all’aperto Tutto ciò genera confusione ed incomprensione oltre che ingiustizia.