I Cosidetti “Home Restaurant” saranno da considerarsi attività commerciali.
Lo dice chiaramente la Risoluzione emessa dal Ministero dello Sviluppo Economico in risposta alla Camera di Commercio. Per il momento è questa l’unica linea di indirizzo applicabile per i Comuni e gli interessati ad avviare un’attività “Home Restaurant”. Malgrado le modalità innovative, siamo infatti di fronte al pagamento di un corrispettivo in cambio di una prestazione, si dovrà quindi parlare di clientela e l’attività dovrà essere soggetta alle normative previste per chi somministra alimenti e bevande. Attività che sarà considerata quindi d’impresa, con conseguente obbligo di iscrizione al Registro delle Imprese e di adempimenti fiscali e contributivi.
Questa posizione del Ministero dello Sviluppo Economico non può che vederci soddisfatti dopo il nostro lungo impegno per contrastare questo fenomeno di concorrenza sleale, che si stava diffondendo come una vera e propria forma di business svolto fino ad ora al di fuori di qualsiasi regola di diritto andando a ledere gli interessi di chi lavorava nel settore in modo professionale seguendo le regole e gli obblighi previsti.
Per maggiori informazioni consultare l’allegato: Home Restaurant: La Posizione del Ministro dello Sviluppo Economico