Dal 1° marzo entra in vigore l’assegno unico per i figli, che riguarda sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori autonomi.
Per ottenere l’assegno unico è necessario presentare domanda entro il 30 giugno.
Tuttavia, per assicurarsi la corresponsione dell’assegno da marzo, la domanda deve essere presentata entro il 28 febbraio.
In caso di domande presentate dopo tale data, l’assegno scatterà a partire dal mese successivo alla presentazione e comprenderà gli arretrati relativi ai mesi non percepiti.
CONFESERCENTI FA LA DOMANDA PER TE
Il patronato Epasa/Itaco di Confesercenti è a disposizione di tutti i lavoratori – autonomi e dipendenti – per presentare la domanda.
Per maggiori informazioni e per fissare l’appuntamento per svolgere la pratica (comprensiva di Isee), chiamare il numero 011-5220.238/219
I documenti da portare con sé il giorno dell’appuntamento sono i seguenti:
– copia carta identità e codice fiscale di tutti i componenti del nucleo famigliare
– reddito del 2020 su dichiarazioni 2021 di tutti i componenti dl nucleo famigliare
– saldi e giacenze medie di tutti i conti correnti al 31/12/2020
– totale capitale versato al 31/12/2020 su titoli, obbligazioni e azioni
– totale versamenti assicurazioni con diritto di riscatto al 31/12/2020
– copia residuo mutuo immobili al 31/12/2020
– copia contratto affitto e canone versato nel 2020
– targhe autoveicoli e motoveicoli posseduti al momento della sottoscrizione dell’Isee
– se nel nucleo famigliare esiste un invalido o un portatore di handicap, copia del verbale che attesta questa condizione
– per i lavoratori autonomi: beni strumentali residui al 31/12/2020 (da richiedere al proprio contabile in Confesercenti o al commercialista)
– per le coppie separate: dati anagrafici del genitore non presente nel nucleo famigliare e importo mensile del mantenimento per i figli
– codice Iban del genitore che richiede l’assegno o di entrambi, se si opta per la suddivisione al 50% dello stesso.
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L’ASSEGNO UNICO IN BREVE
> Che cos’è – L’assegno unico è la nuova prestazione universale rivolta ai lavoratori con figli fino a 21 anni d’ età.
> Chi ne ha diritto – I beneficiari sono sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori autonomi. Per i dipendenti l’assegno unico sostituisce gli attuali assegni famigliari (che, quindi, da marzo non appariranno più in busta paga) e ogni altra erogazione riguardante i figli; per i lavoratori autonomi è una novità: finora a costoro non era mai stata riconosciuta alcuna misura di questo genere.
> Quanto vale – Varia, in base all’Isee, da un massimo di 175 euro mensili per ogni figlio a un minimo di 50 euro; tali somme sono maggiorate in casi particolari: ad esempio, la disabilità.
> Come viene erogato – L’assegno viene bonificato ogni mese sul conto corrente del lavoratore.
Hai dubbi o domande? Chiedi a noi!
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