Anche alla luce degli straordinari eventi metereologici che hanno interessato la penisola in concomitanza con le date di maggior afflusso agli uffici per la scadenza del termine di rinnovo degli abbonamenti di Musica d’Ambiente, è stato sospeso l’incasso di penali per ritardato pagamento e vengono comunque riconosciuti gli sconti associativi fino alla data del prossimo 7 marzo compreso.
La sospensione avrà effetto sia allo sportello che online.
Confermata invece la proroga fino alla data del 31 marzo 2018 delle Convenzioni con la SIAE, che prevedono, fra l’altro, le modalità di calcolo dei compensi dovuti dalle imprese utilizzatrici di musica agli autori ed editori, nonché, per quanto strettamente ci riguarda, le riduzioni spettanti agli associati, in ragione della collaborazione prestata da Confesercenti e dalle Federazioni aderenti per la corretta applicazione degli Accordi.
Gli automatismi fin qui consolidati nel rapporto con la SIAE, allo scadere della suddetta data dovranno essere ridefiniti, sempre prevedendo un coordinamento a livello nazionale dei servizi prestati dalla Direzione Nazionale e dalle strutture territoriali.
Al fine di consentire il completamento di tale attività e nel contempo assicurare certezza agli associati sui compensi per diritto d’autore da corrispondere dal 1° gennaio 2018, il Consiglio di Gestione SIAE ha dunque deliberato la proroga degli Accordi disdettati sino al 31 marzo 2018.
La gestione delle Convenzioni, comprese le riduzioni già previste, continua dunque secondo i consueti schemi fino a nuova determinazione.
Per beneficiare delle riduzioni tariffarie è, ovviamente, necessario esibire l’attestazione rilasciata dalla Confesercenti di essere in regola con il pagamento della quota associativa
AGGIORNAMENTO ULTIM’ORA:
La Siae ci ha comunicato ufficialmente che, tenuto conto della attuale fase di revisione degli accordi in atto e dell’indice dei prezzi al consumo,
relativo al mese di settembre 2017, pari a 1,1% secondo rilevazione Istat, non intende apportare alcun aumento ai compensi per diritto d’autore sulle tariffe 2018.
Pertanto, la percentuale di incremento Istat 2017, in aggiunta ai punti percentuali tuttora residui (pari a 3), complessivamente ammontante a 4,1 verrà conteggiata sui successivi aggiornamenti tariffari.
Leggi il comunicato: